giovedì , 23 Marzo 2023
acquistare la prima casa

Meglio acquistare la prima casa o rimanere in affitto?

Meglio acquistare la prima casa, o meglio restare in affitto? Questo è uno di quei dibattiti che di volta in volta si ripresentano. Oggi cerchiamo di rispondere a questa domanda con più soluzioni, ognuna di esse a misura della persona che si pone la domanda stessa.

Acquistare la prima casa o restare in affitto? Questo è il dilemma!

Pur citando un noto adagio, e senza voler scomodare il suo autore, la domanda è realmente un dilemma, per molte persone che stanno decidendo se cambiare o se sia il caso di non compiere una scelta molto importante com’è quella dell’acquisto di una nuova casa.

Acquisto o affitto?

Entrambe le possibili scelte hanno punti validi di cui tener conto, quindi nell’acquirente-affittuario può sorgere molta incertezza sul da farsi.

Un argomento comune relativo all’acquisto è il seguente:

“Perché dovresti pagare l’affitto mensile a un proprietario immobiliare invece di avere una casa tutta per te?”

In realtà, ci sono molte ragioni economiche per le quali l’affitto potrebbe essere in casi specifici molto più interessante e conveniente.

Devi anche capire se hai una buona posizione lavorativa che ti permetta di acquistare piuttosto che rimanere in affitto.

Economia ma non solo

Il lato economico non è l’unico da prendere in considerazione, conta molto anche la gestione della tua vita, se a livello:

1. Sociale

2. Professionale

3. Economico

la tua vita non ha trovato un equilibrio, e una sorta di stabilità, acquistare casa forse non rappresenta la soluzione più adeguata.

Una bilancia tra le due opzioni

Ci sono come visto fin da subito in questo articolo, una serie di parametri e fattori che una persona deve calcolare per compiere la scelta più adeguata alla sua specifica situazione.

A seguire ne vengono sintetizzati anche altri:

1. Il costo della casa più alto di quanto molti si aspettino.

Sembra esserci una convinzione diffusa secondo cui l’acquisto di una casa abbia sempre più senso del rimanere in affitto.

Ma questa è spesso una conclusione pensata come scontata quando invece non lo è. Spesso si sente argomentare che “ogni euro che si paga in affitto è un euro che si perde”, mentre l’acquisto di una casa viene pensato come un grande investimento che permette di essere ripagato. Ci sono dei motivi per cui questo pensiero non corrisponde sempre a verità.

Avere un tetto sulla testa equivale ad uno spreco di denaro?

Certo che no! Eppure quando si parla di affitto questo pensiero che è una verità sfugge dalla mente a molte persone.

In aggiunta si dimentica che anche per un acquisto si spendono soldi per interessi e tasse anche questo denaro non lo si rivede più.

Il reale costo di una proprietà

Una casa di proprietà è un vantaggio e uno svantaggio assieme, stesso discorso vale per una casa in affitto, cambiano però i positivi ed i negativi in entrambe queste opzioni.

Andiamo a dare un occhiata agli aspetti negativi e positivi dell’acquisto.

Scopri le case che abbiamo in vendita

Per acquistare una casa spesso occorre stipulare ed aprire un ipoteca, e l’ipoteca permette ad un ente in caso di insolvenza da parte dell’acquirente di un abitazione, di rifarsi sulla casa stessa e sui beni annessi.

Con un affitto non si ha una proprietà ma non si ha nemmeno la possibilità che questa ci venga sottratta.

Affitto mensile più alto di un ipoteca

In questo caso se l’affitto risultasse più alto di un ipoteca sulla casa acquistata apparentemente sembrerebbe logico, acquistare casa.

Ma ci sono comunque molti dubbi e temi collegati alla rata mensile, che sia per un affitto o per un ipoteca.
Un pagamento ipotecario potrebbe essere più basso del tuo affitto mensile attuale, ma l’ipoteca è solo la punta di un iceberg.

Per molte persone, i costi associati alla proprietà possono arrivare fino ad un +50% del loro pagamento ipotecario.

Ad esempio occorrerà sostenere i costi degli agenti immobiliari e dell’avvocato quando si acquista una casa.

Invece quando si sceglie di affittare una casa, alcune volte le utenze vengono mantenute dal proprietario, se si tratta di affitti brevi, invece per affitti lunghi generalmente il proprietario chiede all’affittuario di intestarsi le utenze, ma le utenze riguardano anche chi acquista come noto.

Il rogito, aspetti aspetto da prendere in considerazione

L’acquisto anche detto: compravendita, è quel contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà della casa basato sul corrispettivo di una somma di denaro ovvero del prezzo.

In linea generale si può sostenere che la compravendita immobiliare è un accordo formale attraverso il quale una parte, quella chiamata venditrice, trasferisce ad un’altra, chiamata col nome di acquirente, la proprietà di uno specifico immobile a fronte del pagamento del prezzo precedentemente deciso.

È uno scambio la compravendita nella seguente misura:

scambio di oggetto con denaro

e si distanzia dalla permuta perché questa seconda prevede il seguente meccanismo:

scambio di cosa con un altra cosa

L’atto di compravendita, viene chiamato anche rogito, e generalmente si stipula davanti ad un notaio, dove sono presenti sia il venditore che il compratore, e tale atto viene redatto in forma pubblica.

In questo modo il notaio conferma l’identità delle parti, la legalità dell’atto stesso e soprattutto la veridicità di quanto nell’atto di rogito viene dichiarato.

Imposte sull’acquisto della casa

L’acquisto di un abitazione prevede il pagamento di alcune imposte, e se ci si domanda se sia meglio rimanere in affitto o acquistare una casa, conoscere le imposte previste in questo secondo caso è importante al fine di valutare al meglio il da farsi.

Quando si acquista la prima casa si può ottenere un regime fiscale agevolato che permette di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle dovute in via ordinaria, ma si parla di prima casa comunque.

Per effetto degli articoli 10 del Dlgs 23/2011 e 26 del Dl 104/2013, partendo dal 1° gennaio 2014 le imposte che riguardano il trasferimento di immobili destinati all’utilizzo di prima casa, sono state modificate andando a diminuirne il carico fiscale.

Se il venditore è un privato, ecco cosa andrete a pagare:

  • Esenzione dell’IVA
  • Imposta di registro al 2%
  • Imposta ipotecaria in quota fissa a 50€
  • Imposta catastale in quota fissa a 50€

Se invece l’acquisto è fatto rivolgendosi ad un impresa costruttrice o di ristrutturazione, entro 5 anni dalla cessazione dei lavori ecco cosa e quanto pagherete:

  • IVA al 4%
  • Imposta di registro a quota fissa pari a 200€
  • Imposta ipotecaria quota fissa a 200€
  • Imposta catastale quota fissa a 200€

Se invece acquistate la vostra casa da un impresa costruttrice o di ristrutturazione passati i 5 anni dalla fine dei lavori, i costi che avrete sono i medesimi che abbiamo visto poco sopra, quando si acquista da impresa non costruttrice oppure si va ad acquistare da un impresa costruttrice o di ristrutturazione passati 5 anni dal termine dei lavori, che non opta per l’assoggettamento dell’operazione ad IVA come il caso precedente, non si paga IVA, l’imposta di registro è al 2% la quota fissa ipotecaria e catastale sono pari a 50€.

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